Recensione
Quando parliamo di cinema horror il primo titolo a cui pensiamo è certamente L’esorcista, film del 1973 con Ellen Burstyn e Linda Blair che fu nominato in dieci categorie agli Academy Award e ne vinse però solo due: miglior colonna sonora e miglior sceneggiatura non originale.
Molti si stupirono all’epoca quando scoprirono che il film aveva alle spalle un libro omonimo, scritto dall’allora emergente scrittore William Peter Blatty.
La storia si consuma in un focolare domestico, a Georgetown, e vede protagoniste l’attrice Chris MacNeil e sua figlia Regan, due personaggi che il lettore faticherà a dimenticare. Accanto alle due figure principali si intersecano due memorabili creazioni di Blatty: i preti Damien Karras, uno psichiatra con una vita disastrata, e Padre Lankaster Merrin, un anziano gesuita che aiuterà Karras nell’esorcismo di Regan, i quali, anche con un'apparizione fugace, riescono a dare un senso tragico all’opera.
Blatty ha saputo creare in questo romanzo un climax che porta dall’inquietudine iniziale delle prime pagine, in cui a poco a poco si delinea la sensazione del maligno, al profondo orrore che il lettore prova nei riguardi del Male negli ultimi capitoli.
L’unico punto debole del libro è, purtroppo, l’epilogo, che appare sbrigativo e non curato. Forse, complici della “delusione” per il finale, sono le storiche inquadrature di William Friedkin, accompagnate dall’angosciante colonna sonora di Lalo Schifrin.
Nel complesso, comunque, il libro resta un classico dell’horror, pronto a spaventare tante altre generazioni.
Dettagli del libro
- Titolo: L'esorcista
- Titolo originale: The Exorcist
- Autore: William Peter Blatty
- Traduttore: Peddis C.
- Editore: Fazi
- Data di Pubblicazione: 2009
- ISBN-13: 9788864110325
- Pagine: 400
- Formato - Prezzo: Brossura - Euro 19.00
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