Recensione
Gilles è un giovane apparentemente ingenuo e sprovveduto, figlio di artisti girovaghi fuggiti insieme dalla Rochelle per potersi sposare. Ciò che conosce della vita è il freddo, la fame e, attraverso le vicende artistico-professionali dei suoi genitori, l'umiliazione e il rifiuto. Tuttavia, sempre grazie allo spirito libero ed aperto di sua madre e di suo padre, Gilles è entrato in contatto anche con la vitalità e la totalità dell'amore sincero e senza secondi fini. Giunge dunque solo e in cerca di conforto alla Rochelle, un villaggio in cui la borghesia e il potere di sempre vivono basandosi su valori completamente opposti rispetto a quelli a lui noti. Meschinità, opportunismo, furberia, promiscuità e menzogna sembrano costruire le mura portanti del piccolo porto sull'Atlantico.
Il viaggio interiore di Gilles, che lo porterà ad abbandonare l'ingenuità dell'infanzia e a confrontarsi con le delusioni e le disillusioni dell'età adulta, sembra rappresentare il viaggio che ogni persona deve intraprendere per evolversi ed entrare in possesso della propria vita. Gilles si innamorerà dell'amore e commetterà il suo primo errore sposando Alice, la figlia del suo contabile, la quale si rivelerà immediatamente come una giovane capricciosa e superficiale. Molto diversa dall'immagine di donna appassionata e generosa che si era creato e a cui aveva creduto. Dovrà poi ingaggiare una lotta, già persa dal principio, con sé stesso per non innamorarsi perdutamente di Colette, la giovane vedova di suo zio Octave. Colette è infatti una donna intensa e misteriosa, ma anche molto chiacchierata. In paese si dice infatti che la vedova avesse un amante fin da quando il vecchio Mauvoisin era ancora vivo e ciò la metterà a rischio di essere arrestata per complicità nell'omicidio di Octave.
Eppure Gilles riuscirà ugualmente a vincere le proprie resistenze e i sospetti istigati dalla malvagità e dall'invidia schierandosi dalla parte dei più deboli. E, attraverso le loro battaglie per far emergere la verità, Gilles si troverà a battersi anche per sé stesso. Otterrà rispetto e, in certi momenti, anche venerazione per la saggezza con cui saprà prendere le redini dell'azienda familiare e la giustizia con cui saprà trattare i propri collaboratori. Tuttavia, qualche cosa lo spaventa. Sta iniziando a comportarsi come suo zio. Ad avere le sue stesse paure, le sue stesse ossessioni. Se ne rende conto paragonandosi ai racconti che tutti in città gli hanno fatto del grande signor Mauvoisin. Ecco allora che il suo spirito si ribella ed emerge in tutta la sua forza e la sua vitalità. Gilles ha il coraggio di ribellarsi alla strada che sembrava ormai essere stata tracciata per lui. Non si lascia irretire dai lussi e dalla ricchezza, ma decide per sé stesso. Si spoglia di ogni suo avere lasciandolo alla moglie e si abbandona all'amore per Colette abbracciando una vita di libertà, cambiamento e possibilità.
Dettagli del libro
- Titolo: Il viaggiatore del giorno dei morti
- Titolo originale: Le voyageur de la Toussaint
- Autore: George Simenon
- Traduttore: Frausin Guarini L.
- Editore: Adelphi
- Data di Pubblicazione: 1999
- Collana: Biblioteca Adelphi
- ISBN-13: 9788845914645
- Pagine: 272
- Formato - Prezzo: Brossura - 15,30 Euro
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