Recensione
Questo libro ha passato diversi mesi parcheggiato nella mia libreria, non perché mi fossi pentita dell'acquisto ma perché, avendo già letto diverse recensioni, mi ero fatta l'idea che le tematiche affrontate andassero gestite con calma ed attenzione.
Incurante quindi dei "dogmi" che affermano che sotto l'ombrellone non va letto niente di più impegnativo delle istruzioni delle creme solari, ho atteso le vacanza per avventurarmi nella lettura di questo saggio e non mi sono trovata pentita.
Sicuramente non è la classica lettura "estiva", leggera e non impegnativa, ma l'estate fornisce il clima rilassato necessario per seguire con attenzione il ragionamento proposto.
Roberto Scarpinato è un procuratore antimafia che ha collaborato anche con Falcone e Borsellino. La sua lunga esperienza di magistrato gli permette di tracciare, grazie alle incalzanti domande del giornalista Lodato, un'analisi della storia del nostro paese con risultati abbastanza inquietanti. Le considerazioni di Scarpinato non sono mai qualunquiste o banalmente complottiste: si tratta invece di un'analisi razionale della storia del potere in Italia, dall'Unità fino ad oggi. Il magistrato riconosce nella mafia, nello stragismo e nella corruzione endemica i grandi mali che da sempre definiscono "l'anomalia" italiana, il suo essere un paese sempre sulla soglia della modernità, senza mai essere in grado di afferrarla completamente. Alla luce degli eventi che hanno costellato la nostra storia Scarpinato riconosce in questi tre elementi tre diverse facce di un unica entità: il Principe nel senso che Macchiavelli attribuiva a questa figura, che oggi si traduce nel potere politico, o meglio nella sua forma più arcaica e pre-moderna. Con dovizia di particolari ci viene mostrato come non solo la classe dirigente italiana non è stata in grado di superare una certa idea della politica e delle istituzioni visti come mezzi di detenzione del potere ad ogni costo, a beneficio del proprio interesse particolare, ma anche come oramai certi malcostumi siano radicati nel senso comune, che non ne coglie più la sconcezza. A salvaguardia della nostra integrità di nazione e della nostra libertà di cittadini rimane oggi solo la nostra Costituzione, prodotto di un'èlite illuminata e liberale che purtroppo né allora né oggi riesce a essere specchio del paese, prigioniero del proprio egoismo e del proprio scarso senso civico.
Nonostante il ritratto del nostro paese che emerge da quest'opera sia piuttosto deprimente, non credo che l'intento degli autori fosse quello di spingerci a piangerci addosso o, peggio ancora, di denigrare Italia e italiani facendo di tutta l'erba un fascio. Piuttosto, questo è un libro di denuncia, un invito a conoscere, riflettere ed osservare con occhio ciò che accade senza farci trascinare dalla corrente della rassegnazione o del "così fan tutti".
Dettagli del libro
- Titolo: Il ritorno del Principe
- Autore: Saverio Lodato, Roberto Scarpinato
- Editore: Chiarelettere
- Data di Pubblicazione: 2008
- ISBN-13: 9788861900561
- Pagine: 347
- Formato - Prezzo: Brossura - 15.60 Euro
Basti che tu legga il mio ultimo post per capire che davvero i principi son tornati