Recensione
Il primo blocco tematico del libro (sono in tutto tre) è incentrato sull’amore morboso: l’io narrante, Michael, è un uomo ormai adulto che ricorda la sua adolescenza; a quindici anni aveva intrapreso infatti una morbosa relazione sessuale con una donna più che trentenne, Hannah. L’incontro è del tutto casuale –il protagonista è colto da un malore e viene soccorso dalla donna- e, se il passaggio successivo è ovvio (Michael, rimessosi, si reca da lei per ringraziarla), non lo è altrettanto il seguito: Michael sente, e non a torto, che la donna prova interesse sessuale nei suoi confronti. Intimidito, dapprima lascia il suo appartamento in fretta e furia, ma poi vi si reca ben consapevole di ciò che accadrà. Il romanzo è narrato in prima persona, dunque passo passo assistiamo alla maturazione del protagonista, che inizialmente vede in lei la seduzione dell’irraggiungibile: per quanto tenti di annullare le distanze, infatti, c’è una parte di Hannah che non riesce a penetrare. E nemmeno noi lettori: la donna rimane un personaggio dai contorni netti, ma assolutamente indefinibile, paragonabile al sogno erotico di un quindicenne.
E come un sogno erotico scompare da un giorno all’altro: al primo segno d’allontanamento di Michael, che pur preso dalla difficile relazione riesce a mantenere lucidità e una certa indipendenza, Hannah scompare.
Il secondo blocco tematico vede un salto temporale in avanti: Michael è ormai studente di legge, e rincontra Hannah in circostanze poco piacevoli: assiste infatti a un processo di guerra di cui la donna è una delle imputate. Hannah è infatti un’ex assistente delle SS, che durante la marcia della morte avrebbe lasciato ardere vive più di trecento persone intrappolate in una chiesa della cui porta avrebbe posseduto la chiave. La prova principale è un rapporto che in seguito avrebbe scritto, ma lì Michael comprende che potrebbe scagionare la donna: Hannah è infatti analfabeta, e il ragazzo era solito leggere per lei. Il nucleo di questa parte del libro è una riflessione su ciò che sia meglio per una persona, se svelare una verità di cui si vergogna o lasciare che venga accusata di una colpa non commessa.
Il terzo blocco vede la conclusione dell’infelice vicenda, con ulteriori amare riflessioni dell’io narrante sulla guerra e su ciò che la conoscenza di Hannah gli ha lasciato.
La vicenda di questo libro è affascinante, ma purtroppo non lo è il modo freddo in cui viene narrata: gli accadimenti sono raccontati in maniera inespressiva, quasi indifferente, come se l’io adulto si fosse così lasciato alle spalle gli avvenimenti da riparlarne in maniera distaccata, al limite dell’insofferenza. Lo scrittore sembra avere così fretta di passare avanti, da trascinarsi dietro il lettore che non ha così modo di recepire appieno gli eventi. E’ un libro, insomma, che ti passa un po' attraverso.
Dettagli del libro
- Titolo: A voce alta. The Reader
- Titolo originale: Der Vorleser
- Autore: Bernhard Schlink
- Traduttore: Zorzi R.
- Editore: Garzanti Libri
- Data di Pubblicazione: 2009
- Collana: Nuova biblioteca Garzanti
- ISBN-13: 9788811666134
- Pagine: 180
- Formato - Prezzo: Rilegato, sovraccoperta - 14,60 Euro
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