E proprio a un funerale Toloki rincontra Noria, colei che da bambina deliziava tutti gli abitanti del villaggio con la sua risata prodigiosa. Da allora sono passati tanti anni. Il momento è quello della transizione fra la fine dell'apartheid e l'inizio di una nuova fase storica, inaugurata dalle prime elezioni democratiche di neri e bianchi insieme.
Toloki, brutto e maleodorante fuori quanto bello e puro dentro, non si è mai perso d'animo e con la saggezza del suo candore ha trovato la via che lo conduce a Noria, antica bellezza che tragedie e traversie non sono riuscite a intaccare, e rinnovata musa che col suo canto portentoso riaccenderà in lui la magia della creazione liberatrice.
Recensione
Ci sono molti modi di morire, ma la crudeltà con cui si muore nel romanzo dello scrittore sudafricano Mda, o forse ancor meglio la facilità con cui si muore, lascia interdetti. Lo sguardo del narratore è quasi quello di un bambino: il romanzo è raccontato da una voce narrante onnisciente impersonata dagli occhi del veld sudafricano, come il coro di una tragedia greca, voce della coscienza comune; la narrazione si sviluppa per lo più sul piano del presente, quasi una dimensione temporale sganciata dal continuum e "sospesa" a metà tra il sogno e l'incubo; Toloki, il protagonista della vicenda, sembra procedere tra funerali, dolore e atrocità con l'inconsapevole leggerezza dei bambini.
Nel vissuto ingenuo eppure così crudo di Noria e Toloki, due abitanti dei villaggi rurali trasferitisi a lavorare negli slum urbanizzati di una non meglio specificata metropoli, anche la lotta contro l'apartheid perde molto del suo fascino e della spinta ideale: si ritrovano e si rinnovano, anche nello scontro contro la dittatura dei bianchi, tutte le tensioni e le divisioni tribali che rendono ancora oggi gran parte dell'Africa, uno scannatoio a cielo aperto.
La violenza, contro le donne, i bambini, gli anziani e i deboli, è normale come la morte, fa quasi parte del paesaggio. Nel ritrovarsi insieme nelle comuni origini provinciali, Toloki, versione maschile di una prefica, vestito come Baron Samedì, lo psicopompo della mitologia voodoo afroamericana, e Noria, impegnata nelle lotte civili della sua baraccopoli abusiva, il cui canto ha il potere di evocare la creazione, capiscono che per quanto immersi nel disprezzo della vita e nella miseria è ancora possibile trovare una strada individuale e non violenta per la libertà.
Così fuggono, insieme, oltrepassando le proprie esperienze dolorose - personali e collettive - attraverso un varco che è costituito dal potere creativo. Toloki ha inventato una nuova professione, che è legata alla morte: è un dolente professionista, piange i defunti duranti le cerimonie funebri. Incontra di nuovo la compaesana Noria, compagna di giochi da bambini, appunto al funerale del figlio, nato e morto due volte, e recupera un rapporto di amicizia sincera, perché si vede accettato, lui, brutto e trasandato, per quello che è da una donna bellissima e affascinante, quasi una divinità, dal passato burrascoso e colmo di dolori.
La somma di questi dolori inaspettatamente produce una reciproca catarsi: Toloki recupera il valore del contatto con l'Altro, con il prossimo, partendo da Noria, Noria vede nella semplicità del saper vivere di Toloki un modello e un'ispirazione per andare avanti nonostante tutto.
L'enfasi catartica raggiunge il suo scopo perfetto quando i due personaggi, consapevoli di sè e del loro legame, danno vita - dopo tanta morte - a un connubio quasi estatico. Accompagnato dal canto ancestrale di Noria, quasi ritmo ctonio di una dea madre africana, come già prima suo padre Jwara, Toloki può ricominciare a disegnare e a creare.
Dettagli del libro
- Titolo: Si può morire in tanti modi
- Titolo originale: Ways of Dying
- Autore: Zakes Mda
- Traduttore: Claudia Valeria Letizia
- Editore: Edizioni E/O
- Data di Pubblicazione: 1995
- Collana: I Leoni
- ISBN-13: 9788876418334
- Pagine: 223
- Formato - Prezzo: Brossura - 17,00 €
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