Recensione
Ho letto Padiglioni Lontani qualche anno fa, ma mi è rimasto talmente impresso da ricordare perfettamente la storia e i suoi personaggi. Ricordo di essere stata profondamente affascinata e colpita dalla bellezza dell'India, dall'immensità dei suoi spazi, dall'imponenza della natura. Le tradizioni antichissime di questo misterioso paese così carico di spiritualità mi avevano talvolta commossa ma anche, in un certo senso, trasmesso inquietudine.
Nelle pagine di questo appassionante romanzo, al calore, alla magia e allo scorrere lento della vita indiana si contrappone la rigidità dell'Inghilterra Vittoriana, con le sue regole, le sue imposizioni, la sua potenza e la sua ricchezza. Questi due paesi, così diversi e lontani, sono magistralmente illustrati dalla scrittrice che li propone come sfondo a un'altra storia basata sulle differenze e sulla volontà assoluta di trovarsi e di unirsi. Il preludio della storia d'amore che sboccerà tra Ash e Anjuly si percepisce già quando i due, ancora bambini, erano diventati amici e compagni di giochi nell'immensità del palazzo reale in cui Sita, la madre indiana di Ash, lavorava tra la servitù. Anjuly, detta anche "mango acerbo", era la figlia di una delle mogli del Marajà, caduta in disgrazia nel momento in cui il regale marito aveva iniziato a rivolgere le proprie attenzioni verso "una ballerina" intrigante e spietata.
Ash e Sita lasciano il palazzo e Ash è a malincuore costretto dalle circostanze a tornare in Inghilterra. Tuttavia, il destino interviene nuovamente facendoli ritrovare anni dopo, proprio mentre "July" sta andando in sposa ad un Marajà insieme alla sorella Shushu. Questa volta "Ash" e "July" sono determinati a non separarsi più, ma le tradizioni dell'India ottocentesca non si possono sfidare e neppure cambiare. Una sposa promessa non può infrangere la parola data. Tuttavia, in questa occasione Ash e July non sono più bambini e la distanza fisica tra i due innamorati, ben rappresentata dalla vastità del territorio così come dal matrimonio di July con un uomo potente e crudele, non riuscirà a tenere i due innamorati lontani. Entrambi infatti avranno il coraggio e la forza di sopportare sofferenze e privazioni per poter un giorno restare uniti per sempre. Inizialmente, la loro unione non sarà però priva di ombre provenienti dal passato e la serenità, che alla fine troveranno, giungerà solamente attraverso il perdono.
Dettagli del libro
- Titolo: Padiglioni Lontani
- Titolo originale: Far Pavilions
- Autore: M.M. Kaye
- Traduttore: Bianchi M.
- Editore: Sperling & Kupfer
- Data di Pubblicazione: 2007
- Collana: Serial
- ISBN-13: 9788860611734
- Pagine: 846
- Formato - Prezzo: Brossura - 13,00 Euro
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