17 giugno 2009

Sotto un cielo cremisi - Joe R. Lansdale

Quando Hap e Leonard vengono contattati dal loro vecchio amico Marvin Hanson, che vorrebbe liberare sua nipote da alcuni trafficanti di droga, i due non hanno problemi a svolgere il lavoro. L'unico problema è che quegli spacciatori lavorano per persone molto più malvagie e feroci di loro. Nasce così una vera e propria guerra senza limiti e restrizioni, durante la quale Hap e Leonard conosceranno un misterioso e leggendario assassino, chiamato Vanilla Ride; e dopo quell'incontro, le cose si metteranno davvero male per loro.


Recensione

Io amo Hap e Leonard, per gli amici H&L. H&L sono come una droga e infatti mi sono sparata la mia brava dose dritta in vena in una notte e adesso sono già in crisi di astinenza.
Forse è così anche per l'autore, dato che in un’intervista ha dichiarato: “Non riesco proprio a lasciare stare questi due ragazzi. Ci ho provato ma loro tornano sempre indietro tirandomi le lenzuola e sussurrandomi: scrivimi… scrivimi”.
E quindi eccoci tornati a bomba con una nuova avventura del mitico duo della serie iniziata con Una stagione selvaggia, edita in Italia ben sedici anni dopo la sua pubblicazione americana (meglio tardi che mai, qualcuno dirà), dedicata direttamente a noi, irriducibili fan (“siete dei ben strani tesori”).
Leonard Pine è un nero quarantenne gay ("Sei frocio?" "Sono così frocio che anche i froci mi chiamano frocio") e ardentemente repubblicano, perennemente in rotta con tutti i suoi compagni. Hap Collins è bianco e democratico, pieno di scrupoli (almeno a parole) ed eterosessuale, anche se porta le pantofole a forma di coniglietto. E' uno sfigato che vive di espedienti e di lavoretti saltuari, ma con le donne ha successo, forse intenerite dalla sua aria disarmante. E' innamorato, ricambiato, della bella rossa Brett, non precisamente una principessa sul pisello, infermiera conosciuta nell'ospedale in cui era stato ricoverato per i postumi di un'avventura.
Stavolta H&L vengono contattati da una vecchia conoscenza, l'amico Marvin Hanson, che vorrebbe liberare sua nipote Gadget da alcuni trafficanti di droga molto sui generis. Loro sono gli unici abbastanza incoscienti da accettare un incarico simile, forse sono un po’ arrugginiti (“questo è il problema dei duri sopra i quarant’anni: gli scappa spesso da pisciare”, fa dire Lansdale ad Hap) ma sempre “maledettamente cazzuti”. Infatti quegli spacciatori lavorano per persone molto più spietate e violente di loro: la Dixie mafia. La guerra che ne nasce è un affare per nulla politically correct, durante il quale Hap e Leonard si fanno aiutare dal mitico Jim Bob, sempre pronto per una bella sparatoria, e da Tonto, assassino a pagamento dalla vita molto vissuta che deve un favore al loro amico Marvin.
In questa battaglia si troveranno faccia a faccia con un misterioso ed efficientissimo sicario, Vanilla Ride, di cui nessuno conosce la faccia e la reale identità. Un sicario che condivide col nostro duo il senso dell’onore, ma che prima della fine, per niente scontata, li farà sudare freddo. Molto freddo.

La serie di H&L, e più di tutte quest'ultima puntata, mi ricorda stranamente i film di Bud Spencer e Terence Hill con la loro violenza surreale. Mentre, però, nei film del duo comico nessuno si faceva veramente male e buoni e cattivi si rialzavano sempre, al massimo con un bel mal di testa, qua il discorso è completamente diverso.
I cattivi non si alzano più, stesi a terra in un mare di sangue, brandelli di cervella e pezzi d'ossa. La violenza e il pulp sono temi ricorrenti in questa serie, ma mentre nei libri precedenti la brutalità è sempre, in qualche modo, necessaria per sopravvivere, in questo libro è evidente che H&L ci hanno preso gusto, soprattutto Hap, stordito e galvanizzato dall'odore del sangue come da un bel cannone d’erba di quella buona. Tanto che alla fine si interroga sulle presunte differenze tra buoni e cattivi, tra lui stesso e il sicario, trovandone, una volta di più, ben poche ("alla fine l'unica differenza la fanno i vermi"). Complimenti anche al traduttore, che mi sembra abbia reso in modo splendido il linguaggio e la terminologia "colorita" dei protagonisti.

Come concludere? Forse che per me la serie di H&L è paragonabile a un bel piatto di fagioli e salsiccia: poco raffinato, ricco di effetti collaterali post-digestivi discutibili, ma quando lo mangi... ragazzi se è buono!

Dettagli del libro

  • Titolo: Sotto un cielo cremisi
  • Titolo originale: Vanilla Ride
  • Autore: Joe R. Lansdale
  • Traduttore: Luca Conti
  • Editore: Fanucci
  • Data di Pubblicazione: 2009
  • Collana: Vintage
  • ISBN-13: 9788834714812
  • Pagine: 224
  • Formato - Prezzo: Brossura - 17,00 Euro

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