Recensione
Nonostante non abbia mai trovato niente di veramente orribile (nel senso più comune del termine) tra la sterminata produzione di Stephen King, ogni tanto capita qualche cantonata. Alcuni le trovano tra gli ultimi scritti, che curiosamente io apprezzo in gran parte –perfino lo stracondannato Cell-, a me ogni tanto capita di trovarne tra le ‘vecchie glorie’.
Così è stato per La metà oscura. Probabilmente vi sarà capitato di ritrovarvi tra le mani quel libro che, già dopo dieci pagine, vi fa storcere il naso. Non perché abbia qualcosa che non va, tutt’altro, vi sentite come se voi aveste qualcosa che non va. A volte è solo un’impressione iniziale (Insomnia è diventato uno dei miei libri preferiti da pagina cento in poi), altre si protrae per tutto il libro se vi riesce di continuare fino alla fine: ecco cos’è successo a me. Ho impiegato *ben* cinque giorni per leggere, svogliatamente, questo libro.
La trama è avvincente e un po’ malata, ma qui niente di nuovo (stiamo parlando di King, in fondo): gioca sulla doppia natura dello scrittore, la cui metà oscura è nel caso specifico decisamente troppo concreta. Ed ecco che George Stark, lo pseudonimo di Thad Beaumont, prende vita nelle sembianze del gemello mai nato di Thad.
Fortemente permeato da note autobiografiche (King stesso uccise ‘di cancro dello pseudonimo’ il suo convincentissimo alter ego Richard Bachman), il romanzo è inquietante e sicuramente molto coinvolgente nelle introspezioni. Purtroppo, però, è lento a ingranare e poco originale nel progredire: non mi ha lasciato assolutamente quell’ansia di sapere i retroscena della storia, quella voglia matta di saltare le pagine perché la curiosità ti divora. Penso che questo sia in parte dovuto al fatto che veniamo a conoscenza dell’esistenza di un fratello gemello assimilato dal feto di Thad già nel prologo, senza dunque che ci si lasci il gusto di elucubrare sulla vera identità dell’efferato killer (sarebbe stato più interessante se il lettore fosse stato costretto a chiedersi fino alla fine se davvero il serial killer fosse un parto della mente del protagonista, o il protagonista stesso). Mancano i colpi di scena, manca la suspance, manca, dicevo, quell’ambiguità di fondo che contraddistingue solitamente i romanzi di Stephen King, come se la strada verso l’ultima pagina fosse stata un percorso dritto e inevitabile.
Peccato. Nel complesso è appena sufficiente, direi.
N.B.: La Lipu inorridisce per il finale.
Giudizio:
+3stelle+Dettagli del libro
- Titolo: La metà oscura
- Titolo originale: The Dark Half
- Autore: Stephen King
- Traduttore: Tullio Dobner
- Editore: Sperling&Kupfer
- Data di Pubblicazione: 2002
- Collana: Super Bestseller
- ISBN-13: 9788882744236
- Pagine: 480
- Formato - Prezzo: Brossura - 10.90 Euro
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