29 giugno 2009

Cranford - Elizabeth Gaskell

Protagonista di Cranford è il passato che si incarna in uno sparuto gruppo di vedove e zitelle, caparbiamente arroccate nei valori della tradizione. Sono loro la "buona società" che il romanzo segue per una decina di anni, delineandone abitudini, cerimoniali, letture, linguaggio. Contro l'immobilità, l'autrice racconta l'assedio e la penetrazione del tempo moderno: minacciosamente vicina è la città commerciale; il treno e la mentalità capitalistica aprono falle nella mentalità preesistente e determinano situazioni, comportamenti nuovi osservati con occhio ironico dalla narratrice, che con la stessa ironia tratteggia i rapporti tra i due sessi.

Recensione

"Wonderfully funny", dice in copertina l'edizione inglese di questo libro, citando il Guardian. Diciamo che, dopo aver letto il libro, questo commento mi è sembrato eccessivamente entusiasta. L'atmosfera è sicuramente atipica e un po' sognante: un villaggetto ottocentesco inglese in cui le donne comandano, o meglio imperversano, occupandosi con imperturbabile e imperturbata leggiadria e ingenuità di ogni tipo di problema, dal colore più adatto a un cappellino alla moda alla bancarotta della banca locale che minaccia di ridurre in povertà alcune di loro.

L'autrice ricorda un po' Jane Austen nel modo in cui racconta con leggero distacco, una buona dose di ironia e un certo affetto le vicende di queste signore di mezz'età tra le quali spiccano l'ingenua ed eterea Miss Matty Jenkins, l'autoritaria sorella Deborah e il loro circolo di amiche, tutte rigorosamente vedove o zitelle e quindi libere "dall'ingombro" di uomini universalmente riconosciuti come avventati, testardi e del tutto inadatti ad occuparsi delle cose del mondo. L'atteggiamento di bonaria sopportazione con cui le nostre si rapportano all'universo maschile è simile all'atteggiamento utilizzato dalla stessa autrice verso le sue protagoniste, che la Gaskell si diverte a prendere in giro come simboli delle ingenuità e dei luoghi comuni vittoriani. Perché Miss Matty e la sua combriccola magari non brillano per intelligenza e senz'altro sono parecchio sprovvedute, ma non per questo meno tenaci o temerarie nel difendere le proprie convinzioni e i propri principi, frutto di solidi principi profondamente radicati. Va detto che le nostre non mancano comunque di altruismo e generosità e si muovono sempre guidate da ottime intenzioni, non mancando di riconoscere uno sbaglio quando lo commettono, tuttavia forse la Gaskell esagera nell'effetto caricaturale, impedendo al lettore di affezionarsi e parteggiare veramente per le protagoniste.

Il romanzo, però, si riduce a essere un susseguirsi di piccoli episodi di vita quotidiana, spesso piuttosto banali, molti anche buffi, ma pochi che lasciano il segno. In effetti forse l'intento della Gaskell è proprio quello di regalarci una partentesi di leggerezza, aprendo una finestra su questo piccolo mondo a se stante e quasi irreale, che ci fa sorridere ma che possiamo richiudere quando vogliamo senza troppo rimpiangerlo.

Dettagli del libro

  • Titolo: Cranford
  • Titolo originale: Cranford
  • Autore: Elizabeth Gaskell
  • Traduttore: M. Sestito
  • Editore: Giunti Editore
  • Data di Pubblicazione: 1995
  • Collana: Classici Giunti
  • ISBN-13: 9788809206496
  • Pagine: 180
  • Formato - Prezzo: Brossura - 7,50 Euro

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