Recensione
Avrà la mia eterna gratitudine l'anobiiano (di cui purtroppo non ricordo il nome) che con la sua entusiasta recensione mi ha fatto scoprire Scerbanenco. Concordo con chi l'ha definito il re del noir italiano, per lo stile, semplice ma elegante ed efficace, l'atmosfera, e i personaggi tratteggiati con poche parole ma vivissimi.
In primis naturalmente il mitico Duca Lamberti, medico radiato per aver praticato l'eutanasia, ora collaboratore con la polizia; un uomo tanto deciso e dal temperamento sanguigno sul lavoro quanto delicato e attento nella vita privata. Grazie a una sua geniale intuizione, che egli persegue caparbiamente rifiutandosi di scegliere la strada più comoda, viene scoperta la verità su un caso che tutti consideravano già chiuso, la cui apparente soluzione sembrava così ovvia da spingere Scerbanenco a dichiararla già nel titolo. Ma le cose non sono come sembrano in questo giallo crudo e un po' crudele, ambientato in una Milano perfetta, gelida e nebbiosa.
Scerbanenco fa un'incursione nel mondo dei disagiati, degli emarginati, mostrandocene lo squallore e la violenza senza compiacersi con dettagli splatter, ma descrivendola con poche parole che rendono immediatamente l'angoscia e la desolazione di certe situazioni.
Dettagli del libro
- Titolo: I ragazzi del massacro
- Autore: Giorgio Scerbanenco
- Editore: Garzanti
- Data di Pubblicazione: 1976
- Collana: Gli Elefanti
- ISBN-13: 9788811669562
- Pagine: 230
- Formato - Prezzo: Brossura - 8,50 Euro
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