Recensione di Sakura
1801: nel nebuloso Yorkshire si trasferisce, a Thrushcross Grange, il gentiluomo Lookwood.
La tenuta appartiene al misterioso quanto misantropo Heathcliff, che risiede a Wuthering Heights, Cime Tempestose, cui presta visita poco dopo il trasferimento: obbligato da una tempesta a trascorrere la notte con i villanissimi abitanti della casa, Lookwood si ritrova direttamente gettato nel mistero, quando, durante la notte, lo spirito di una bimba bussa ai vetri della sua finestra chiedendo di entrare.
Tornato nella propria tenuta, Lookwood decide di indagare: e non dovrà cercare poi tanto, dato che la sua governante, Nelly, senza farsi pregar troppo inizia a narragli gli sfortunati eventi occorsi alla famiglia Earnshaw, proprietaria di Wuthering Heights, e alla famiglia Linton, che occupava Thrushcross Grange. Intrecci di vite disgraziate, governate da un destino crudele che ne ha causato la rovina.
Cime Tempestose è un libro abbastanza duro da digerire.
Spesso e volentieri mi sono chiesta cosa abbia generato tanta sofferenza, perché i personaggi sembrino voler soffrire a tutti i costi imponendosi scelte sapendo già in partenza che si riveleranno sbagliate. Credo si necessiti di un’inaudita sensibilità per provare simpatia per Catherine e Heathcliff: la prima prepotente e capricciosa, sempre nella convinzione –per sua stessa ammissione- che tutti non possano fare a meno di amarla e viziarla, e sempre pronta a indugiare teatralmente in crisi isteriche per far sì che chi le sta intorno si comporti come lei vuole pur di compiacerla; il secondo desideroso di far patire agli altri quanto la vita ha fatto soffrire a lui, un essere grondante odio e veleno verso tutto e tutti.
Eppure, tra le nebbie dello Yorkshire, questi due antieroi ci hanno regalato una delle più belle storie d’amore di tutti i tempi. Un amore che ha travalicato persino le barriere della morte, un amore così potente e così autodistruttivo da sommergere di odio e patimento tutti, nessuno escluso: amanti, alleati, nemici e discendenti.
Una trama complessa e infarcita di violenza, forti passioni, mistero e degrado; personaggi così vividi da imprimersi a fondo nel cuore del lettore; una storia d’amore scolpita nella letteratura inglese e mondiale: tutto questo rende Cime Tempestose un romanzo imperdibile e indimenticabile.
Giudizio:
+4stelle+Recensione di Valetta
Siano dannate in eterno le "Stephenie Meyer" di tutto il mondo che hanno contribuito a costruire la fama di Cime Tempestose come "romanzo d'amore", antenato di tutti gli Harmony presenti, passati e futuri. Per colpa loro ho evitato come la peste questo romanzo per anni, temendo di trovarmi fra le mani un polpettone mieloso e pure un po' trash.
Che direbbe il povero Heathcliff se un giorno lo tirassero fuori dalle selvagge lande dello Yorkshire e gli raccontassero che il mondo lo conosce come una sorta di Romeo vittoriano, rude all'apparenza ma pronto ad essere cambiato dal vero amore? Dato il caratterino del personaggio probabilmente farebbe una strage.
Perché, se di romanticismo si può parlare a proposito di questo romanzo e dei suoi protagonisti, si tratta del Romanticismo con la "r" maiuscola, di quello Sturm und Drang che fa dell'impeto delle passioni e dell'abbandono della razionalità la sua bandiera. E' la Natura nella sua forma più selvaggia e meno dominata dall'uomo la vera protagonista dei questo romanzo e i due amanti infelici, con il loro carattere impetuoso, violento e irrazionale, non ne sono che la personificazione. Catherine non ama Heathcliff perché dietro l'aria da "bello e maledetto" nasconde un cuore d'oro ma perché ne riconosce, nel bene e nel male, la totale sintonia con la propria anima. Heathcliff (così come Catherine) è feroce nel proprio amore quanto lo è nell'odio e nella vendetta, è il Byronic Hero per eccellenza, distrutto dall'assolutezza delle proprie passioni. In questo sta il fascino dei due protagonisti, altrimenti quasi repulsivi nel loro capriccioso egoismo e nella loro brutale violenza. Si ama la loro naturalezza a tratti quasi ingenua, mentre si diventa via via più insofferenti verso gli insipidi e sciocchi Linton, la cui bontà è solo una maschera ben costruita per celare un ipocrita egoismo, e verso i viziati e piagnucolosi rampolli dei due protagonisti che, purtroppo, imperversano nella seconda parte del romanzo. A questo proposito va però detto che il premio per il "personaggio da defenestrare senza indugio" lo vince l'acida domestica nonché voce narrante della vicenda, la quale ha un talento senza pari nell'impicciarsi laddove dovrebbe starsene zitta e nello starsene in disparte quando il suo aiuto sarebbe indispensabile.
Personaggi quindi complessi, che non si lasciano amare facilmente ma che rapiscono come rapisce tutto il romanzo, con le sue brughiere cupe e le sue atmosfere gotiche, in cui l'elemento sovrannaturale palpita prepotente appena sotto la superficie.
Meglio Emily o Charlotte? Forse nel complesso vince Charlotte, ma la capacità di Emily di tratteggiare la follia, il male, la perfetta comunione fra uomo e natura stupisce e lascia il segno.
Giudizio:
+5stelle+Dettagli del libro
- Titolo: Cime tempestose
- Titolo originale: Wuthering Heights
- Autore: Emily Bronte
- Traduttore: ?
- Editore: Einaudi
- Data di Pubblicazione: 2006
- Collana: Einaudi tascabili. Classici
- ISBN-13: 9788806181420
- Pagine: 343
- Formato - Prezzo: Brossura - 12.00 Euro
Meglio Emily o Charlotte? Emily nel modo più assoluto, credo che anche Charlotte avesse capito che sua sorella era superiore a lei, e ne fosse un po' invidiosa. Peccato abbia scritto un solo romanzo, ma talmente definitivo che, dopo quello, cos'altro avrebbe potuto scrivere?