Recensione
In questo romanzo ho ritrovato la crudezza di Lansdale nelle descrizioni degli omicidi e il senso di giustizia di Sciascia nel vicecommissario Marini.
Un noir intrigante e ben scritto. Due omicidi apparentemente separati tra loro si uniranno solo alla fine grazie ad un intreccio di storie, personaggi e vicende che spiazzeranno il lettore, portato dall'autore ad altre soluzioni.
Nel romanzo c'è dentro tutta la paura per gli stranieri, tutta la cattiveria razzista di chi non accetta una società multietnica come quella in cui stiamo iniziando a vivere. Un timore che parte dall'alto e fa reagire il cittadino.
C’è inoltre, seppur celato e, forse, solo accennato, il tema dell’indifferenza oltre che dell’ignoranza. La gente, ormai abituata a sentire di morti e di omicidi, quando ha un cadavere sotto il naso, non si appresta a chiamare la Polizia, ma continua il suo quotidiano anteponendo se stesso all’altro. La paura e l’egoismo inducono a chiudere gli occhi e a tirare avanti.
L’autore riesce, in questo romanzo, a non dare il proprio giudizio lasciando così al lettore una grande libertà di pensiero e una grossa opportunità di riflessione.
Contribuisce l'ambiente descritto, che è la città in periferia di Milano in cui vivo, a farmi sentire il romanzo ancora più vicino.
Dettagli del libro
- Titolo: Ladro di sogno
- Autore: Sergio Paoli
- Editore: Fratelli Frilli Editori
- Data di Pubblicazione: 2009
- Collana: Noir
- ISBN-13: 9788875634537
- Pagine: 227
- Formato - Prezzo: Brossura - 9.90 Euro
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