Recensione
Mi avevano garantito che un'amante dei classici - e di Dickens in particolare - come me avrebbe sicuramente amato questo romanzo. Purtroppo così non è stato.
A voler essere onesti, la trama gialla non è affatto male, anzi: il mistero è ben congegnato e non manca una certa dose di suspence e brivido (in effetti Collins è ritenuto uno dei padri del genere poliziesco). Il problema è che tutti quei difetti del romanzo vittoriano che in Dickens trovo più che tollerabili, in questo romanzo sembrano giganteschi e insopportabili. La difficoltà maggiore l'ho trovata nell'accettare la figura della protagonista femminile: la classica fanciulla da salvare bellissima e delicata, troppo fragile per affrontare anche solo un raffreddore, pronta a svenire al minimo colpo di vento, giace in un letto di dolore per metà della storia. Il tutto è accentuato dal contrasto con la sorella di lei, una ragazza brillante, intelligente e impavida ma, ahimè, bruttarella e quindi ammirata per il suo valore ma relegata inevitabilmete in secondo piano. Osservare il povero Hartright rischiare la vita e la sanità mentale per salvare un'ochetta che non vuole essere salvata è stato sinceramente piuttosto snervante e alla lunga ha finito per oscurare i pregi di quest'opera. Ma il conte Fosco è un cattivo di prim'ordine, meriterebbe un romanzo tutto per sé!
Dettagli del libro
- Titolo: La donna in bianco
- Titolo originale: The Woman in White
- Autore: Wilkie Collins
- Traduttore: S. Tummolini
- Editore: Fazi
- Data di Pubblicazione: 1997
- ISBN-13: 9788881120314
- Pagine: 767
- Formato - Prezzo: Brossura - 9,80 Euro
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