Recensione
La storia è molto semplice, ambientata durante la depressione americana ma per certi aspetti ancora attuale: viene narrata la vita all'interno di un penitenziario e, in particolare, nel braccio della morte, il fatidico “miglio verde” che conduce i condannati sulla sedia elettrica. Tra i condannati del “miglio” c'è John Coffey, un omone enorme accusato di un efferato duplice delitto ma che sembra essere incapace di fare del male a qualcuno. John Coffey è un bambino imprigionato in un corpo sproporzionato diverso da tutti gli altri uomini e che possiede un potere speciale, la causa di tutti i suoi guai.
Non avevo mai letto nulla di King, non mi piace il genere thriller-horror, perciò mi sono accostata a questo libro solo perché avevo visto il film. Devo ammettere che King è davvero un narratore eccezionale. Nonostante stessi leggendo una cosa già nota, l'effetto 'sorpresa' non è mancato, e questo perché la capacità di raccontare gli eventi, di porre il lettore davanti alle situazioni sempre con modi diversi ha dato una dinamicità e un senso diverso a quello che già conoscevo.
Ho letto la versione originale, quella pubblicata a puntate su una rivista, e l'ho trovata perfetta. D'altronde quando la storia è insuperabile e la scrittura impeccabile niente può togliere l'etichetta 'capolavoro' dalla copertina! E' un libro che ti tiene incollato alle pagine per la bellezza della trama e la sua scorrevolezza. Non mancano l'intrigo, la suspence, le emozioni forti e un pizzico di magia.
Un romanzo da leggere con il cuore e con la testa, che ti entra dentro e difficilmente va via senza prima averti lasciato qualcosa di inspiegabilmente unico.
Dettagli del libro
- Titolo: Il Miglio Verde
- Autore: Stephen King
- Traduttore: Tullio Dobner
- Editore: Sperling & Kupfer
- ISBN-13: 9788860613424
- Pagine: 552
- Formato - Prezzo: Brossura - 10,50 Euro
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