Recensione
Un libro crudo, desolante, attuale come non mai. Il calvario della famiglia Joad, sfrattata dal proprio podere per l'arrivo di macchinari più moderni e attirata con false promesse di lavoro nell'estremo Ovest degli Stati Uniti insieme ad altri 300.000 disperati, è il calvario di tutti i poveri di tutte le epoche e di tutte le nazioni.
La perdita del lavoro genera la perdita della dignità, lo smarrimento per non avere più un ruolo a questo mondo, la frustrazione e la rabbia verso entità cieche (le banche, le anonime multinazionali) che strappano un essere umano alla sua casa e lo trasformano in un nomade, un parassita, un essere molesto e non gradito.
Dall'altra parte della barricata stanno tutti coloro che, privi di bisogni reali ma pieni di vizi, si arrogano il diritto di sfruttare nel modo più infame i disperati, giocando al ribasso dei salari, e prendendosi pure il lusso di infamarli e umiliarli, servendosi della compiacenza delle forze dell'ordine. Questo perché ogni padrone, ogni latifondista, sa che la fame è un bisogno primario in grado, a lungo andare, di generare un furore inarrestabile; denigrare il povero, privarlo di qualunque conforto e umanità, eviterà che egli si organizzi, che le forze si uniscano e che anche costoro inizino a rivendicare il pezzo di vita e di dignità che gli spetta.
Scritto per raccontare il dramma della Grande Depressione, questo libro è ancora oggi portavoce delle storture della nostra società, denunciando la nostra cecità verso i bisogni del prossimo, la nostra incapacità a comprendere necessità che sono per noi scontate. Da leggere, assolutamente.
Dettagli del libro
- Titolo: Furore
- Titolo originale: The Grapes of Wrath
- Autore: John Steinbeck
- Traduttore: Carlo Coardi
- Editore: Bompiani
- Data di Pubblicazione: 2001
- Collana: I grandi tascabili
- ISBN-13: 9788845249075
- Pagine: 474
- Formato - Prezzo: Brossura - 10,90 Euro
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