Recensione
Un libro che si divora in un attimo e che non tollera di essere posato sul comodino finché non si è archiviata l'ultima pagina.
E' il primo romanzo di Lucarelli dedicato all'Ispettore Coliandro, da cui è stata tratta la fortunata fiction televisiva.
Il romanzo è ambientato a Bologna: una Bologna decadente e nera e allo stesso tempo sanguigna e vitale. Una Bologna attaccata dal virus della criminalità a cui si oppongono pochi e sparuti anticorpi. Uno di questi anticorpi è Coliandro, l'antieroe per eccellenza.
E' mezzo fascista, mezzo razzista, legge solo Playboy e riviste di armi, sa a memoria solo qualche frase dei film più famosi di Clint Eastwood, quelli dell'ispettore Callaghan.
Un tipo così dovrebbe essere irritante solo ad annusarlo, altro che a leggerlo, ma invece, ecco che Lucarelli fa il miracolo.
Primo, lo fa onesto, ed è impossibile trovare ripugnante un uomo onesto e incorruttibile.
Secondo, lo fa stupido, così stupido che ha bisogno di una spalla per far andare avanti la narrazione e risolvere il giallo, altrimenti, se fosse per il solito Coliandro, il libro girerebbe in tondo come un cane che si morde la coda. E qui entra in gioco Nikita, ragazza sveglia e intelligente che si ritrova, come Coliandro suo malgrado, implicata in un caso di cronaca più grande di lei.
Il giallo a questo punto gira veloce come un ingranaggio oliato al punto giusto, punteggiato e sdrammatizzato dalle varie figure di merda che Coliandro dissemina qua e là. E che naturalmente sono spassosissime.
Dettagli del libro
- Titolo: Falange armata
- Autore: Carlo Lucarelli
- Editore: Einaudi
- Data di Pubblicazione: 2002
- Collana: Einaudi Stile Libero
- ISBN-13: 9788806157951
- Pagine: 141
- Formato - Prezzo: Brossura - 9,50 Euro
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